febbraio 2014 - Make-up compulsivo

martedì 11 febbraio 2014

Apivita - Natural serum, Hydration with aloe and hyaluronic acid: review

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Apivita - Natural serum, Hydration with aloe and hyaluronic acid: review
Hellou evribbadi, sono un siero fenomenale che evita spellacchiamenti e tira su il morale della pelle.
Fate voi.


Allooooora.
Da dove comincio?

Comincio da molti lustri mesi fa, quando tra i prodotti Apivita che ricevo spunta anche questo Natural Serum idratante con aloe e acido ialuronico (ne esistono altri quattro: Radiance, Line reducer, Lifting, Firming and Restoring). Ora, non so se lo sapete, ma io coi sieri, così come con i rossetti, perdo la ragione.
Mi piacciono perché non ungono e una goccia è sufficiente per il viso; odio con tutta me stessa sentire la pelle appiccicosetta, posso tollerarlo appena appena durante l'inverno ma è una cosa che mi fa stare a disagio durante la giornata. 

"Oddio, ciao! Quanto tempo! Come stai?!" [bacetto sulla guancia e inevitabile FCHH FCHH di pelle incremata - aiuto] 
IO DICO NO A TUTTO QUESTO.

Beh, avendo la pelle mista a tendenza secca, capite bene che di idratazione ne ho bisogno. In particolare ho il naso che si spella un giorno sì e l'altro pure - non so perché. Lo fa e basta.  Don't ask

Credo di non avere mai trovato un prodotto che risolvesse la cosa, eccetto le creme molto, molto, molto pesanti (vedi bacio appiccicoso sopra). Oppure i sieri. Al plurale perché l'altro compare veramente valido è quello di Alpha-H di cui ho parlato qui. Ma che io sbavi su Alpha-H ormai lo sa pure il mio portachiavi.

Comunque sono qui per parlare di Apivita: questo siero si asciuga velocemente e idrata alla grande, potrei tranquillamente uscire senza aggiungere altro sulla pelle, ciò significa che è veramente idratante, perché è vero che ho la pelle mista, ma le zone che sono secche non sono normali, no. Sono zone desertiche. E quindi.
Lui mi ha salvata da un periodo in cui la mia pelle aveva molta sete, tirava continuamente, è ovvio che c'era qualcosa della mia routine che non andava bene in quel momento, metteteci anche un po' di stress o l'alimentazione, il periodo freddo, quello che volete. Un insieme di cose. Il miglioramento l'ho trovato da subito e in breve tempo è diventato parte della mia routine di skincare quotidiana. Onestamente non ho sentito il bisogno di applicarlo due volte al giorno, ma solo al mattino dopo la detersione. Era da tempo che non notavo un netto miglioramento in termini di idratazione.

Il siero si presenta bianco, ma è del tutto trasparente una volta steso e non lascia zone lucide. La pelle è semplicemente asciutta ma idratata. Goduria. Se poi vogliamo aggiungere che non contiene schifezze credo che possiamo eleggerlo sommo septon di tutti i sieri. 15ml costano 32€. Lo so che non è poco, ma è un siero e quindi: 1) i sieri in genere costano una cifra; 2) mezza unghia va bene per tutto il viso: vi dura qualche mese almeno. A me tre circa.


L'acqua normalmente presente tra i prodotti di questo tipo viene sostituita da Apivita con un'infusione di the verde. Ora, parliamone. No perché io non sono una scienza sotto alcun punto di vista, figuriamoci quando c'è da parlare di inci. Ma sostituire l'acqua col the verde non può essere una brutta cosa, giusto? (qualcuno annuisca)
Forse è proprio questo che lo rende ancora più idratante. Non credo di essere l'unica nella via lattea a cui si spacca la pelle dopo essersi sciacquata con semplice acqua. E ricordo bene una lezione a scuola di trucco durante la quale ci è stato spiegato che la pelle secca non ha bisogno di acqua - che la secca ulteriormente - bensì di olii idratanti. Lo so, mi emoziono con poco. Beh, ad ogni modo in questo prodotto c'è un'infusione di the verde, che tutti (persino la sottoscritta) sanno essere antiossidante. Schifo non ci fa.

E poi non ci sono parabeni, e nemmeno siliconi. Insomma, è simpatico. Qui c'è la sua paginetta.
Io gli ho voluto bene, mi è dispiaciuto doverlo salutare. 
Aiutatemi.

Io ve lo consiglio, e se non dico il vero mi si secchino i mascara.
Avete provato i prodotti Apivita? :-)
A presto!

lunedì 3 febbraio 2014

Nabla: swatches, confronti, riflessioni - il ritorno

16:41 2
Nabla: swatches, confronti, riflessioni - il ritorno
Grazie a Nabla in tempo zero ho perso ogni parvenza di dignità.
Tipo che avevo deciso di non comprare make-up fino ad avvenuta sepoltura. E l'ho anche scritto. Avevo anche pensato di fare incidere sulla mia lapide "pensavate che non ce l'avrei mai fatta. E invece, toh."

E invece 'sto par de ciuffoli.

In un secondo mi sono infatuata di quasi tutto il menù e ho comprato qualche prodotto, con la promessa che non avrei più speso nulla (cèèèrto).

Ecco cos'è successo: al team Nabla (team Nabla fa un po' The Apprentice, ora che ci penso) è piaciuto il mio articolo. Lo hanno linkato sulla loro pagina Facebook (quiquiqui) e fu così che mi sommersero di visualizzazioni. Oltre a questo bellissimo regalo, qualche giorno fa un regalo altrettanto bello (travestito da pacco gigante) bussa alla mia porta. Oggi sono a casa dalla mia adorata macchina fotografica e nonostante il tempo non sia clemente sono riuscita a fare qualche scatto.

Vi faccio vedere gli swatch degli ombretti, in saldo fino a domani, e sentirmi meno in colpa per il magazzino dell'azienda che presto svuoterò (vedi promessa fatta a me stessa poche righe fa).

Mi schiarisco la voce.
Orbene, come forse già sapete qualche settimane fa ho comprato alcuni ombretti, tra cui Interference e Aphrodite. Ve li ripropongo accanto ai nuovi arrivati: Atom, Glitz, Caramel, Nocturne, Atmosphere e Extravirgin.

Lo scopo di questo post è mostrarvi gli swatch degli ombretti in questione e fare qualche confronto cromatico con altri presenti nella mia collezione. 'Nnamo!



Come si legge 'sta foto?
  • Collage, primo riquadro in alto a sinistra:
Da sinistra Atom, Interference, Nocturne.
Atom è un illuminante satinato a mio parere discreto nonostante non sia opaco e io tenda a non usare mai finish diversi da quest'ultimo sotto l'arco delle sopracciglia. Il sottotono è neutro, cosa che lo rende versatile e accostabile a tonalità sia calde che fredde.
Interference è un grigio freddo con riflessi malva-azzurrati. Guardandolo mi viene in mente la parola "elegante". Lo avevate già visto qui e lo trovo uno dei colori più interessanti nel range per ora disponibile.
Nocturne è un nero opaco che ho solo avuto modo di swatchare su mano per ora. Mi è sembrato vellutato e per nulla polveroso. 
  • Collage, riquadro in alto a destra:
A sinistra Aphrodite, a destra Atmosphere.
Aphrodite lo avevate visto qui ed è un corallo-rame caldo. Per quel che mi riguarda non è affatto un colore facile da trovare in giro, nella mia collezione non ho trovato plausibili dupe ma è inutile che vi stia a dire quanto mi piace. Io e queste tonalità ci vogliamo molto bene.
Atmosphere è un verde acqua con accenni dorati; è proprio questo riflesso caldo che me lo rende simpatico nonostante la tonalità non sia pienamente nelle mie corde. Molto luminoso, farò qualche esperimento provandolo sopra la matita nera Rocky per esaltarne ancora di più il colore e la brillantezza.
  • Collage, riquadro in basso a sinistra:
In basso Caramel, in alto a sinistra Glitz, in alto a destra Extravirgin.
Caramel è l'amore. Sì, è quello'ombretto che quando lo vedi non ti esalta per colore e riflesso (è opaco, indi...), anzi forse ti fa anche sbiascicare un pigro "meh". E qui ci frega. Volete un colore di transizione che vi aiuti a sfumare altri ombretti? Lui. Volete qualcosa di più freddo? A giudicare dalle immagini direi che la sua controparte fredda è l'ombretto City wolf (ti sto guardando e ora ti compro - vedi sempre promessa in alto). L'ho paragonato al mio amato Vernau di Illamasqua (foto sotto), di ottima qualità ma decisamente più caro (15.50£ contro 6.50€ non scontati. Al momento l'ombretto Nabla in promozione costa 5.53€).
Glitz sul sito viene descritto come un bronzo medio dalle note marroni e ambrate. A vederlo sembra simile a moltissimi altri ombretti, al primo sguardo ho ripensato subito alla prima Naked di Urban Decay e così l'ho tirata fuori, per poi constatare stupita che può ingannare ma non è uguale a nessuno di quelli. Non mi sono arresa e ho preso Bronze e Woodwinked di Mac. Niente da fare: Glitz è più caldo di Woodwinked, più scuro di Half baked e più chiaro di Bronze. Ma potrebbe essere figlio di questi ultimi due, se si accoppiassero :) (foto sotto)
Extravirgin è un verde oliva e anche lui mi ha fregata. Sto seriamente pensando di tornare dall'oculista o di curare la mia memoria visiva, ora ci rifletto su. A vederlo mi è venuto in mente Abyssinian catbird di Rouge Bunny Rouge. No ragazzi, non c'entra una fava. La versione di RBR è meno verde e più dorata.  E se posso permettermi una considerazione, per quanto io abbia trovato la texture di tutti i refill Nabla deliziosa, questo Extravirgin ha una marcia in più in termini di morbidezza e pigmentazione. Al momento mi viene da dire solo "cioè, uau". 
  • Collage, riquadro in basso a destra:
Aphrodite, Atmosphere, Caramel, Glitz e Extravirgin tutti insieme appassionatamente.

E ora i confronti!
Vernau di Illamasqua vs Caramel di Nabla
A sinistra Vernau di Illamasqua, a destra Caramel di Nabla.
Di Vernau ho fatto e faccio ampio uso per le sfumature di transizione tra un ombretto e l'altro, lo uso però solo insieme agli ombretti caldi o neutri. Sono entrambi opachi; avendo usato Vernau molto posso giurare sulla sua ottima qualità mentre per quanto riguarda il fratellino Caramel non posso ancora sbottonarmi. Posso però dire che ho fatto prove di sfumabilità con entrambi e sotto quel punto di vista mi sono sembrati simili. Per quanto riguarda la pigmentazione, invece, quelle che vedete in foto sono due passate di Vernau e una sola di Caramel. Quest'ultimo è anche un po' più caldo e più chiaro.

Glitz di Nabla vs Woodwinked di Mac, Half baked di UD e Bronze di Mac
Swatches: da sinistra Woodwinked (Mac), Glitz (Nabla), Half baked (UD), Bronze (Mac)

Si capisce subito che mi sono illusa. Tra i miei ombretti simili a Glitz pensavo di trovarne uno molto più somigliante e invece no. Non ho veri dupe, siore e siori! Sono però tutti simili in termini di finish.

Extravirgin di Nabla vs Abyssinian catbird di Rouge Bunny Rouge
A sinistra Extravirgin, a destra Abyssinian catbird
Coraggio, diciamolo tutti in coro. Quanto sono belli 'sti due, eh? Quanto? Ma quanto ti amo? Non lo so, ma tanto. *sospiro* Anche qui si nota la miopia galoppante che mi porto appresso da circa venti e passa anni. Sebbene siano entrambi classificati come verde oliva, trovo che la versione di RBR sia "un po' più oliva" di quella Nabla. Il linguaggio aulico che uso è imbarazzante.

La cosa simpatica è che mentre facevo foto in questa giornata - già di suo - deprimente a livello cromatico (luce color toporagno) ed ero pronta a scattare foto ai liquid tech blush che ho ricevuto insieme agli ombretti, una nuvola gigantesca ha oscurato il mondo, questa volta rendendo la luce color pantegana (cioè qualche tonalità più scura di quella toporagno).
Ho deciso che porterò la fotocamera con me a Milano domani e tenterò la sorte, sperando che qualche raggio solare riesca a raggiungere la mia postazione prima che escano le collezioni autunnali.

Nel frattempo spero che questi confronti vi siano utili e ne approfitto per ricordarvi che fino a domani gli ombretti e i blush Nabla sono in promozione.

IO NON HO DETTO NIENTE.

(Ma sarei curiosa di conoscere la vostra opinione)
A prestissimo!